"BIO-SCELTE" A MILANO

Alimentarsi ma anche vestirsi : l’isola di Frida
Siamo nel quartiere Isola a Milano , a pochi passi dalla scintillante e modernissima area di Porta Nuova. E’ un luogo un po’ sospeso: fa strano che qualche metro più in là svetti il palazzo Unicredit ed il suo via vai mentre qui tutto sembri immobile, come in un film d’altri tempi. Al numero 3 di via Pollaiuolo, sorge una ex fabbrica: è un grande stabile che sia affaccia su un cortile.
Oggi è un bar-ristorante..ma non solo: è l’Isola di Frida.
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Dopo tanto vetro e cemento, affascinata dall’atmosfera vintage e dalla meravigliosa edera che avvolgeva l’intero stabile quasi a proteggerlo dallo scorrere del tempo, mi sono fermata per mangiare qualcosa e per dare un’occhiata alla mia agenda..
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Incuriosita dall’originalità dell’Isola di Frida , ho chiesto informazioni ed ho incontrato Stefania, una delle quattro anime che danno vita a questo locale libero per età e stili, non convenzionale e senza categorie di appartenenza. “Tutti sappiamo cosa vuol dire mangiare bio. Ma sappiamo cosa vuol dire vestire bio?”
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Da questa intuizione di Stefania nasce il negozio che sia affaccia discreto sul cortile creando una scenografia da film. Stefania mi racconta della sua ricerca di prodotti bio etici che in italia prima non esistevano..prodotti di nicchia, certo. Il senso del “bello” nel concept di Stefania cammina di pari passo con l’etica : bio-vestirsi non vuol dire scegliere quello che c’è, adattandosi a colori e soprattutto linee che nell’immaginario collettivo rimandano subito ad un armadio limitato e ad un gusto etnico.
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Stefania mi racconta che esistono piccole aziende soprattutto in Inghilterra, Olanda e paesi del nord Europa che prestano realmente e sempre una grande attenzione al rispetto eco a partire dai filati, alla produzione e alla realizzazione. Visto che il mercato è ancora piccolo, purtroppo spesso realizzano solo alcuni dei capi d’abbigliamento necessari a creare un total look, ma pian piano la mentalità sta cambiando e grazie ad un costante lavoro di ricerca si reperiscono sempre più articoli.
All’Isola di Frida ho trovato anche scarpe vegane, profumi, quadri, accessori e pezzi vintage catalogati secondo 5 livelli : dal livello 1 che sta a significare mai usato (che proviene tipo da rimanenze di magazzino) , livello 2 che forse è stato usato ma pare davvero nuovo…e così via fino al livello 5 per i pezzi che sono talmente ricercati e rari che vale la pena riattarli o comunque averli.
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Un posto magico, arredato con mobili di epoche diverse a significare ancora una volta l’assoluta libertà nel mix & match : che ognuno crei il suo!
Mi è molto piaciuto respirare quest’aria nuova ma al contempo antica : essere liberi ed avere la volontà di cambiare le cose non vuol dire solo urlare e battere i pugni sul tavolo. Lo si può fare anche così : in un cortile magico, con i muri ricoperti di edera ed il coraggio di buone idee.
total look Kaos
ph Rossana Bruni